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  • Autore: Francesco
  • Categoria: Racconti gay
Ripetizione molto intensa - Udine Trasgressiva
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Ripetizione molto intensa - Udine Trasgressiva

Sono Francesco e sono al primo anno all'università di scienze biologiche a Udine, indirizzo scelto da miei genitori non avendo passato il test a medicina ma che alla fine m'è piaciuto anche a me. Faccio comunque un pò di fatica in matematica, la trovo un pò difficile ed avendo cambiato professore a metà semestre non ha aiutato.
Durante i cambi lezione scorro tutte le bacheche in cerca di qualcuno che mi potesse aiutare a ripassare o che mi spiegasse meglio le cose, qua non siamo più al liceo che il professore ti aiutava singolarmente, siamo in 240, se studi bene sennò ti bocciano.
FInalmente trovo un biglietto di un ragazzo di matematica che viene anche nel nostro stabile per le ripetizioni e lo contatto subito. E' ancora iscritto a matematica ma non ha problemi di orari ed accoglie ogni mia richiesta sempre in base ai miei orari.
Si chiama Paolo, un ragazzo molto alto e magro con i capelli corti, un pò timido e molto preparato. Oltre alla grande cultura matematica è anche molto bravo a spiegare, riesco a capire molto bene quello ch'enuncia.
Le prime lezioni ci trovavamo in università, subito dopo lezione ci mettevamo in una delle aule studio però gli dissi per la miglior resa della ripetizione potevamo spostarci da me , che convivevo poco distante dall'università, cos' da stare più comodi. Ringrazia ed accetta volentieri, non sembra uno a cui piace stare nel casino.
Non essendo la prima volta poi che ci si vedeva si parlava anche tranquillamente come con molti ragazzi compagni di corso, gli piacciono anche a lui i fumetti ed è sempre in fissa quando esce un film di qualche supereroe.
Le lezioni a casa mia scorroro più tranquille e serene per entrambe, ed abbiamo anche modo di rilassarci meglio durante le pause sigaretta e caffè in cui parliamo molto l'un l'altro di noi. Siamo entrambi single, io sto uscendo con due ragazze senza successo mentre lui è single. Mi chiede come mai non vada con nessuna ragazza con cui esco. Non gli so rispondere , sembra quasi che sul più bello non ci sia la "passione" giusta diciamo. Sono sempre ragazze che mi piacciono , non di ripiego, quindi non capisco come non arrivo mai a concludere quando ne avrei abbondantemente la possibilità. Mi chiede di spostarci sul divano, gli allungo una tazza di caffè e ci accendiamo una sigaretta. Continuo a parlargli di questa cosa, m'ascolta molto attento ed assorto senza interrompermi.
A quasi fine discorso mi chiede se davvero sia sicuro dei miei sentimenti , se davvero mi piacciano le ragazze con cui esco. Gli rispondo che penso di si, non saprei dire se si tratta della mia futura moglie però m'interessa anche se esco sempre poi o coi compagni di corso o della squadra di calcetto, sempre tutti maschi.
Non finisco la frase e Paolo m'infila la mano nei pantaloni della tuta , prendendo il mio cazzo in mano iniziando a toccarmi e segarmi.
Cerco di spostarmi, ma lui senza costringermi mi rassicura dicendo di lasciarmi andare senza preoccuparmi che avrebbe pensato a tutto lui. Ci stendiamo sul divano non appena spogliati e Paolo mi continua a segare il cazzo con un attenzione che nessuna donna aveva mai avuto. Dalla sua borsa estrae anche un gel intimo che aggiunge più sensibilità al lavoro di mano. Mi piaceva come non mai, non credevo avrei goduto così da una sega di un uomo Me lo prende anche in bocca e mi sciolgo sul divano come paralizzato da tanto piacere, facendomi venire come una fontana. Stremato mi tiro su a fatica mentre Paolo come niente si riveste ed uscendo mi dà appuntamento a domani alla solita ora. La matematica non è mai stata così interessante

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